Dai progressi delle Neuroscienze emerge il metodo clinico più aggiornato per affrontare dolori ed altri disturbi dell’apparato locomotore.

La lingua oltre deglutizione e fonazione

Esattamente 30 anni fa, quando, da studente del I anno di Medicina mi accingevo a preparare l'esame di Anatomia Umana, lo studio della lingua da un punto di vista anatomico era deficitario, non dando l'esatta rappresentazione della muscolatura linguale, ma, viceversa, rilevando le funzioni della sensibilità generale e specifica. In seguito con materie quali Fisiologia Umana, l'attenzione dei docenti e dei relativi libri di testo, si continuava a soffermarsi sulla funzione espressa dalle varie papille, dando poco rilievo alla funzione Vitale della Degliutizione. Come ben si può comprendere, una formazione medica in tal senso, ha portato, in questi anni ad una "fossilizzazione" della classe medica su posizioni datate ed oggi superate. Anche se un presupposto "datato" quale la Teoria dell'Omunculus, già dava una grande rappresentazione corticale alla lingua.

Vorrei anche sottolineare il concetto di "segmentario" dell'insegnamento universitario, come se gli organi, gli apparati, i sistemi, di cui è composto l'uomo, siano strutture "relativamente" collegate tra loro. Oggi nella medicina moderna non possiamo esimerci dal concetto di "globalità": tutte le strutture del nostro corpo sono in continuità, basti pensare al concetto di "fascia", od alle "catene muscolari", agli "archi funzionali", per finire, certamente non in ordine di importanza al Meccanismo Respiratorio Primario.

L'influenza della lingua sul complesso Cranio-Cervico-Mandibolo-Ioideo è stato evidenziato da molteplici studi.
La Lingua allo Spot palatino (posizione fisiologica corretta di partenza per una corretta deglutizione, ricordando gli studi che hanno scoperto in tale sede tutti i 5 tipi di esterocettori esistenti nel nostro corpo)può essere utilizzata per vari tests:

- Per analizzare i movimenti del rachide cervicale (cervical test);
- Per vedere la eventuale normalizzazione di un ipotono muscolare (in modo sicuramente neurofisiologicamente più corretto ed efficace, visto che usiamo una Funzione Vitale, rispetto ad altri tests più....... famosi!).
- Per verificare le curve della colonna vertebrale sia sul piano frontale che sul piano sagittale.
- Ancora, nel Test dei rotatori di B. Autet, per la diagnosi di origine di algie.

Questi effetti del posizionamento della lingua allo spot palatino, non sono esclusivamente dovuti alla influenza trigeminale, ma anche ad esempio, alle particolari anastomosi, ai rami collaterali, ai rami terminali del Nervo Ipoglosso, che, pur essendo un nervo cranico motorio, ha caratteristiche simili ad un nervo spinale ed, in particolare, è sovrapponibilie alle radici ventrali dei nervi spinali, e come queste, và ad innervare la muscolatura flessoria (Catena Linguale mediana).

Ciò è stato da noi dimostrato da studi sui movimenti del rachide cervicale (Messina, Bonvegna, Costa, 2006), da studi sui movimenti dall'articolazione scapolo-omerale (Messina, D'Amico, 2007), da studi sulle disfunzioni cranio mandibolari dell'ATM, in particolare sulla apertura della bocca (Messina, Marabini, 2008).

Conclusioni: in questi studi, ma anche in altri che saranno citati in un altro contesto, è stato evidenziato come la correzione della Deglutizione scorretta, attraverso la Terapia Miofunzionale, possa essere di valido supporto alle terapie riabiltatorie tradizionali, potenziandone l'efficacia.
Inoltre "la Lingua allo Spot", può essere oggi considerato il Test elettivo per la diagnosi di patologie di tipo discendente.

Il nostro lavoro deve continuare in tal senso, sia per scardinare il vecchio sistema di insegnamento in Medicina, sia, soprattutto, per il benessere dei nostri pazienti!

Giuseppe Messina