Dai progressi delle Neuroscienze emerge il metodo clinico più aggiornato per affrontare dolori ed altri disturbi dell’apparato locomotore.

Posturologia per i musicisti

Lo studio della tecnica strumentale e l'esecuzione musicale impongono atteggiamenti posturali protratti che possono generare, nel tempo, ripercussioni a carico delle giunzioni tendino-legamentose delle articolazioni periferiche e della colonna vertebrale, variabili a seconda dello strumento.

Recenti studi in ambito neuroscientifico hanno dimostrato che il cervello dei musicisti ha caratteristiche di sviluppo differenti rispetto a quello dei non musicisti: durante la pratica musicale sono coinvolte, infatti, diverse aree della corteccia cerebrale, attivate per integrare le informazioni visuospaziali, uditive, tattili e propriocettive ed emozionali per ottimizzare il gesto sulla base dell'elaborazione creativa (di pertinenza dell'emisfero cerebrale destro) congiuntamente alla scansione ritmica (di pertinenza dell'emisfero sinistro).

La relazione tra espressione musicale ed organizzazione motoria e posturale si fonda sulla estrema sensibilità della performance alle variazioni del tono dei muscoli coinvolti nella esecuzione: le contrazioni parassite dei muscoli delle braccia e delle mani, dei muscoli respiratori, dei muscoli masseteri e dei muscoli della colonna vertebrale inquinano sia la qualità del suono prodotto dal musicista che la salute dell'apparato locomotore.

L'obiettivo della Rieducazione Neuroposturale Psicocorporea, applicato in ambito musicale, consiste nella modificazione delle strategie centrali memorizzate che mantengono in essere tutte le contrazioni disfunzionali inquinanti il benessere psicofisico del musicista.